Descrizione
Federica Introna, filologa classica e docente nei Licei, è autrice di saggi di letteratura classica, fra cui La retorica nell’antica Roma, Carocci 2008, e di romanzi storici, La Congiura, Newton Compton 2017 e La regina guerriera, Tre60 2021, ma la poesia è per lei esigenza vitale dello spirito. Questa è la sua terza silloge, dopo Terre di Sole, Il Filo 2007 e Sull’orlo del cerchio, Stilo Editrice, 2014.
Gabriele –
“È di un cielo in battaglia
che ho bisogno,
vita e potenza
nubi plumbee e lucidi laghi azzurri
Come un inno all’imprevisto
che si attende
abitudine folle
e umana”
Una poesia potente quella di questa silloge, sia che Introna si fermi a osservare il mondo e le sue ingiustizie e dia voce ai dimenticati, sia che guardi dentro se stessa. Comunque un grido di speranza, vita e amore.
Giuseppe –
Avevo letto di questa autrice altre opere ma di tipo romanzo storico, poi ho piacevolmente scoperto anche la sua silloge e non son affatto rimasto deluso.
Una silloge in quattro sezioni legate dal sentimento della resistenza: in un mondo sempre meno interessato alla promozione umana e sempre più volto al profitto, emergono figure che non rinunciano a difendere i valori fondamentali fra cui quello delle radici e del rispetto della natura spiccano con particolare forza. Grande efficacia nel linguaggio e nelle immagini, ora desunte dalla mitologia ora dalla natura. Per chi ama la poesia che dona emozioni e insieme fa riflettere.
Monica –
Cerco una poesia curata a livello formale ma che arrivi al cuore e la poesia di Federica Introna è raffinata, ma sa coinvolgere il mio animo. Le poesie che preferisco sono quelle dedicate agli ultimi di oggi, ai giovani senza punti di riferimento, alla natura ferita. Tutti però resistono al
buio dei nostri tempi come i fiori di portulaca resistono alla notte. Immagini potenti! Splendida silloge!