Descrizione
Giulio Valentini, autore e attore (www.giuliovalentini.it), nasce a Roma nel 1972 e si trasferisce a Milano nel 2001. Con l’esigenza di fare del viaggio una ragione di ispirazione e di vita, ha visitato in lungo e in largo Europa, Sud America, Africa e Asia. Grazie al teatro di narrazione si è occupato di storia, letteratura, diritti civili, politici ed ecologia. Ti amo ma sono Asintomatico è la sua prima raccolta poetica.
Annalisa –
Quando finisce un amore un ottimo modo per elaborare è scrivere e mettere in parole ciò che si prova. È ciò che fa Giulio Valentini, in questa raccolta di poesie in cui arriva forte e chiaro il dolore, il senso di colpa, qualche rimorso e soprattutto l’amore.
Perché a volte si può amare forte, anche essendo asintomatici.
Consigliato!
Barbara Bernardoni (proprietario verificato) –
Si viene catturati dal titolo, ma l’interesse non si esaurisce in questo richiamo, simpaticamente ruffiano, ai tempi attuali della pandemia. Giulio stempera la profondità delle sue emozioni, giocando con le parole in modo arguto e profondo e in questo mi ha fatto venire in mente due autori indimenticabili, maestri del genere : Marcello Marchesi e Achille Campanile. In questo carosello di parole, preziose, erudite, argute si svolge una storia d’amore travolgente, dal magico stupore degli inizi alla delusione e sconforto della fine. Una fine vissuta come sconfitta, ripetizione di errori in cui si finisce sempre per ricadere per poi riprendere il cammino. In questo cammino, Giulio è accompagnato dalla speranza che descrive come una donna un po’ dimessa, in abiti e scarpe che le vanno strette, senza piani preordinati ma piena di coraggio e voglia di avanzare. Un libro da leggere, perché scalda il cuore e, strano a dirsi , infonde fiducia.
daniele b –
Un libro che entra, scalda e rimane! La sensazione di essere toccati da qualcosa che a sua volta ci ha toccati, l’impressione costante di rileggere la propria vita nelle parole dell’autore è molto forte. Lasciarsi andare e sentirsi proiettati in questo turbinio di parole a volte colte, a volte semplici, a volte agre, a volte dolci, ma sicuramente mai banali, regala uno stravolgimento e un rimescolio della propria interiorità. L’amore come motore che muove tutto, in grado di smuovere il sé e di calpestarlo, lacerarlo, coccolarlo, lasciarlo lì, trasognato su un balcone affacciato sul mare.
Alice Briscese Coletti (proprietario verificato) –
Che bella, la poesia che non si limita ad alludere ma racconta, come un ciclo narrativo cadenzato e connotato dal tempo e dallo spazio, senza – però – mai scordare la portata universale della parola poetica, che fa già storia a sé, se ben usata. Un’opera poetica trascinante e “colloquiale” (nel senso migliore del termine, poiché riferito – appunto – a “I colloqui” di Gozzano), metropolitana ma nel contempo intrisa di cultura, spassosa e profonda. Consigliata!
carola benedetto –
Essere asintomatici in tempo di pandemia è una fortuna a doppia lama. Non si soffre ma si può far soffrire. A volte anche morire. Le poesie di Giulio Valentini mantengono quel bilico. Sono su un piede solo. Fanno sorridere, ma si è feriti. Fra tante parole, si resta sospesi, come quando si ha <>. Consigliato.