Marcello Comitini – Terra, carne del poeta

Convinto come sono che l’avvenire della Terra dipenda da noi, non da tutti noi, bensì da ciascuno di noi, ho incastonato in questa cornice di carta stampata i versi che nascono come canto, a volte doloroso, teso a suscitare il sentimento che Natura è parte dell’essere umano. Quando sogno e scrivo, sono assalito dal pensiero che la violenza e la violazione appartengano alla natura umana che le esercita su tutto quel che è ritenuto inferiore, inanimato, indifeso, utile ai propri bisogni anche illeciti. Pensiero che si evince anche nella prefazione della scrittrice Marcella Donagemma, che invita ad una lettura istintiva e scevra da preconcetti, fermamente convinta che la parola del poeta possa scuotere le coscienze. A me, quale altra cosa resta? Scrivere, e sognare. Nient’altro.