Descrizione
Matteo Straccia ama i fichi caldi di sole, i progetti, il profumo delle rose, il mare, il deserto che gli somiglia, i paesaggi di Giacomelli, Corto Maltese, il prezzo delle cose, Atena, il Super-Io, Barthes, Herbert, il panforte, bere birra al bordo d’una piazza, diffidare delle proprie idee, non affidarsi alle idee altrui, le donne senza curve, le curve del destino, le curve di Niemayer e gli angoli del Bauhaus, Doctor House, una figlia di nome Rebecca, i labirinti di Klee, i serpenti, il caffè shakerato, la luce parente della lucidità.
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