Descrizione
Rocco Polistena esordisce nel 2011 con la silloge poetica Di me… l’anima (Albatros). Ha collaborato alla raccolta di vernacolo Verso Culture perdute, da lui stesso ideata. Nel 2015 ha pubblicato Un uomo qualunque (Città del Sole Edizioni) e con la stessa casa editrice, nel 2017, Scorro – Il mio fiume sentimentale. Ideatore del Correntismo, si dichiara Uomo qualunque, “agricolo” per trasmissione degli avi.
Paola Florio (proprietario verificato) –
L’ incontro con questo giovane poeta è stato casuale, durante un escursione ascolto alcuni componimenti di Repaci recitati ,davanti il punto più emozionante della costa calabrese, la Guardiola di Repaci…, recitati con un emozionante enfasi che proviene dal cuore.
La scoperta di come un poeta così giovane di soli 35 anni, che con una semplicità e un umiltà di altri tempi, prova stupore e meraviglia nel tenere in mano un libro e non un cellulare , in un tempo in cui si è vittime di un mondo tecnologico , mi ha incuriosito all’ acquisto del suo ultimo componimento: Nudo per nudo.
Un componimento il suo che ci si mette in contatto con la profondità della propria anima, nei suoi versi ci si ritrova nudi a contatto con sé stessi.
Una poesia mi ha colpito la 23
”Quando ci separammo comincio il viaggio lungo di parole inghiottite
….su mure basse taceva il silenzio un solo corpo il giovane idolo senza uomo….”
E la XXXII: ..”ci ritroveremo a modulare un segno di riconoscimento, suoni di cristallo bianco… ora, evanescenti nella distanza respiriamo tra maschere d ‘ ignoto e la balbuzie…’
Le sue poesie sembrano raccontare
l’ amore nella ricerca della propria identità di ritrovare la propria anima, di riconoscersi ,di rimanere se stessi e di spogliarsi da qualunque preconcetto…
Leggere i suoi versi è un po’ come ritrovare sé stessi , ritrovare la propria anima che sembra essersi persa nei meandri di questo mondo..
Nei suoi versi sembra sentire e rivedere un fioco raggio di luce mai completamente esposto, sembra sentire quel bambino che rincorre aquiloni colorati sopra zolle paganti, si avverte il profumo di quelle nuvole dall fragranza di primavera.
Nei suoi versi ogni singola descrizione viene raccontanta con estrema dolcezza che dal profondo del cuore si avvertono: emozione..dolore…paura,delusione
di un amore rincorso e donato con tutto se stessi e evocato e desiderato e non ricambiato, si avverte un amore di donarsi completamente a se stessi …
Attraverso i suoi versi si viene catapultati nel riflesso con la propria anima., si ode il grido del ritrovare se stesso e di essere fiero di essere meridionale e il grido d’ amore di essersi ricongiunto :
con il proprio Io.
Nel monologo : l’ uomo inciso sulla pagina, le parole: ” E se cerchiamo noi stessi, cerchiamoci in queste pagine, siamo la, siamo noi! Siamo uguali! Siamo aviatori inespererti che planano sulla vita. .”,
ci si ritrova con le proprie realtà, con le proprie paure e i propri limiti .
Sembra che Il proprio Io si ricongiunge con l’ Io bambino ritrovando una luce speciale…
Non posso che concludere che i suoi versi e il suo monologo mi hanno particolarmente fatto vibrare una corda del cuore…
Mattia Fera (proprietario verificato) –
Consiglio fortemente di acquistare e leggere questa silloge poetica.
La poesia espressa in questo libro é autentica e unica.
L’autore, attraverso i suoi versi, suscita emozioni e profonde riflessioni nel lettore, che immergendosi può ritrovarsi e ritrovare la sua anima, e quindi denudarsi da tutto ciò che può essere effimero.